Come gestire l’atterraggio degli utenti per ridurre al minimo la frizione,
guidando al meglio l’attenzione dell’utente tra testi e immagini.
Una delle aree più delicate di una landing page è la prima porzione di pagina che l’utente vede quando atterra sul sito dopo il click sull’annuncio. Viene definita “above the fold” ed eredita il proprio
nome dal gergo della carta stampata, in cui nella prima porzione della pagina di un giornale venivano inseriti gli elementi più importanti. Se immagini un normale quotidiano piegato in due verticalmente, la piega è proprio quella che divide la testata dal fondo della prima pagina.
Nel web la piega e costituita dal termine dello schermo e quindi viene
considerato “above the fold” tutto ciò che è visibile senza che l’utente
effettui lo scroll. A differenza della carta stampata possiamo già immaginare che il nostro compito presenti qualche difficoltà in più non tutti gli schermi sono uguali!
Ogni sito web deve essere in grado di adattarsi automaticamente ai dispositivi che lo visualizzano e normalmente, in fase di rilascio, particolare attenzione viene attribuita alle tre versioni principali con cui sarà visualizzato: desktop tablet smartphone. Generalmente io dedico 500 600 px e 200 300 px alla fascia di plus sotto la testata.
In quest’area pubblicheremo diversi elemnti
- Logo della società
- Un immagine rappresentativa
- Il problema la soluzione e la descrizione della soluzione
- La call to action
- Una fascia con tre elementi di solito i vantaggi